DALLA SANITÀ VISIBILE ALLA SANITÀ INVISIBILE:
grandi rischi e grandi opportunità, quali spazi per le comunità locali?
18 marzo 2017 - Sala conferenze Federfarma Via Galliari 10a Torino
Da tempo Cittadinanzattiva del Piemonte ritiene che l’empowerment delle comunità locali sia una condizione indispensabile per il mantenimento della universalità e della sostenibilità dei sistemi sanitari. Per questo motivo, a partire dal 2014, in collaborazione con la Scuola di igiene e medicina preventiva. dell’Università di Torino, organizza una Conferenza annuale “Sanità e comunità locali”, come luogo confronto fra i cittadini dei diversi territori regionali e i responsabili istituzionali e professionali. Nelle edizioni finora celebrate, sono stati messi a fuoco i temi della rete integrata dell’emergenza urgenza, del miglioramento partecipato dell’umanizzazione degli ospedali e dei percorsi di personalizzazione dei trattamenti dei malati cronici, oncologici e non autosufficienti, fondati sui PDTA e sui Piani di assistenza individuale. Le raccomandazioni finali hanno trovato importanti riscontri come l’adozione della Carta dei diritti al pronto soccorso e l’adozione dei piani di miglioramento prodotti con la valutazione partecipata nei venti maggiori ospedali del Piemonte.
L’edizione del 2017 sarà dedicata al trasferimento (già in atto o comunque stabilito dalle leggi) di importanti funzioni di cura e di assistenza dall’ospedale al territorio. E’ un processo auspicato da tempo che, però, sta avvenendo in un clima opaco, nel quale la possibilità delle comunità locali e dei cittadini di verificare in quale misura i provvedimenti sono effettivamente attuati e, soprattutto, di valutare quali sono i loro effetti concreti è scarsa o addirittura nulla.
Il trasferimento di una parte consistente dei servizi sanitari da un’area “visibile” – come quella dei letti di un ospedale - ad un’area “invisibile” – come quella delle procedure - rende sempre più evidente la necessità di accompagnare le trasformazioni, per altro indispensabili, con l’adozione di adeguate forme di trasparenza e di partecipazione. Una sanità poco visibile, infatti, può, facilmente diventare inesigibile e, al limite, esistente solo sulla carta.
Come è impossibile personalizzare e ottimizzare i trattamenti dei malati cronici, oncologici e non autosufficienti senza un adeguato empowerment dei malati stessi e delle loro famiglie, sembra altrettanto impossibile insediare i nuovi servizi territoriali senza la collaborazione critica e consapevole delle comunità locali all’opera di informazione, di trasparenza, di verifica e di sostegno ai soggetti fragili. Un grande numero di esperienze dimostra la verità di questa affermazione. Al contrario, in un clima conflittuale i cittadini rischiano di essere abbandonati a sé stessi o alla semplice buona volontà dei loro interlocutori.
E’ un problema decisivo e di grande complessità che il Tribunale per i diritti del malato ha deciso di affrontare con la massima serietà possibile e con percorso articolato che prevede:
- una ricognizione sullo stato dei servizi territoriali, in via di conclusione;
- la celebrazione della terza Conferenza “Sanità e comunità locali” del 18 marzo nella quale le sezioni del Tribunale per i del malato, le associazioni dei malati cronici si confronteranno con i rappresentanti delle istituzioni e delle professioni, sugli aspetti caratterizzanti cruciali della riorganizzazione dei servizi e sul ruolo dalle comunità locali (vedi il programma);
- la celebrazione di una analoga Conferenza in ogni Asl del Piemonte, per mettere a fuoco le concrte trasformazioni previste nei singoli territoriale con particolare attenzione all’assistenza deii malati cronici, oncologici e non autosufficienti, con la richiesta di impegni precisi e di scadenze verificabili.
Con il sostegno non condizionato di Roche e Lilly
Programma dei lavori e atti della conferenza