Concluso Il progetto “L’informazione di prossimità a sostegno delle persone con malattie croniche nel quartiere Vallette”
Il progetto nato per iniziativa di CIPES, Cittadinanzattiva, in collaborazione con la Bottega del Possibile, in partenariato con l’ASL Città di Torino (Distretto Nord Ovest) e statp realizzato grazie al contributo della Regione Piemonte e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il progetto vuole essere una sperimentazione di un modello partecipativo in sanità. La sua premessa, in linea con il PRC (Piano Regionale Cronicità), è il riconoscimento dell’importanza del territorio e dell’empowerment di comunità ai fini di una gestione maggiormente sostenibile, efficiente ed efficace delle malattie croniche, non solo per quanto riguarda la loro presa in carico, ma anche tutto quello che concerne la prevenzione, i diversi percorsi terapeutici e le opportunità presenti sul territorio. In particolare, si è voluto agire sul livello comunicativo tra istituzioni, cittadini, servizi pubblici e privati, con l’obiettivo specifico di mettere a disposizione una rete di informazione di prossimità sul quartiere, ovvero un canale di comunicazione multidirezionale fra l’organizzazione sanitaria e sociale e la popolazione, in riferimento a questioni di salute, sanitarie e organizzative.
VI Conferenza “Sanità e Comunità locali”
“UN VADEMECUM PER I MALATI CRONICI”
Torino, 7 ottobre 2021, Sala Conferenze Federfarma Via Galliari 10a Torino
La pandemia ha avuto effetti particolarmente rilevanti sulle politiche della cronicità: in positivo ha messo in evidenza la centralità, fino ad allora ampiamente trascurata, dei servizi territoriali; in negativo ha praticamente bloccato (o quantomeno sensibilmente ostacolato) i processi di attuazione dei piani nazionali e regionali della cronicità.
Cittadinanzattiva – dopo avere costituito già nel 1996 un Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici e avere promosso la formazione di analoghi coordinamenti in varie regioni, fra cui il Piemonte - è ripetutamente intervenuta perché i servizi sanitari si dotassero di politiche adeguate. A partire da queste esperienze ha contribuito alla formazione del Piano nazionale delle cronicità nel 2016, sollecitandone l’adozione e intervenendo perché fossero previste forme innovative di governance in grado di favorire la partecipazione civica e la valorizzazione delle risorse delle comunità locali. Questo impegno ha avuto un riscontro anche nel “Patto per la salute 1919- 21” che, alla Scheda 14 “Strumenti di accesso partecipato e personalizzato del cittadino ai servizi sanitari”, fa esplicito riferimento all’importanza di un coinvolgimento qualificato dei cittadini.